Quando una giovane coppia avvia il progetto per l’acquisto delle nuova casa, solitamente sottoscrive un mutuo per l’accesso alla liquidità necessaria con l’aiuto della famiglia. Il fideiussore di un mutuo molto spesso è il genitore o un parente. A volte, potrebbe verificarsi una prematura dipartita della persona che si è offerta come fideiussore. Che succede se muore il garante di un mutuo? Quali le conseguenze per i debitori? Vediamo insieme cosa è possibile fare in questi casi.

Le caratteristiche del garante perfetto

Solidità economica e merito creditizio sono alcuni dei fattori che la banca valuta prima di concedere un mutuo. Le garanzie devono essere ferree quando si chiede in prestito una somma prodigiosa da restituire con un piano di ammortamento pluriennale. Ecco che si impone, all’atto della richiesta, una figura fondamentale per la concessione del mutuo: il garante. Questa persona, insieme al richiedente, sottoscrive la richiesta di prestito e si assume degli obblighi secondo quanto stabilito dall’art. 1944 del Codice civile. Nel caso di impossibilità al pagamento delle rate da parte del beneficiario, il fideiussore assicura alla banca il saldo delle rate. Perché un garante possa definirsi tale, deve soddisfare alcuni requisiti:

  • età: solitamente non superiore ai 75 anni da compiere entro il termine del rimborso;
  • reddito: il garante deve mostrare di avere i mezzi per poter assolvere all’eventuale pagamento;
  • patrimonio: il garante dimostra di avere un certo patrimonio e un conto corrente attivo;
  • stabilità economico-lavorativa: dimostrare un reddito mensile garantito e certo.

Ecco cosa accade al decesso del garante

Una volta concesso il mutuo, il fideiussore assicura quindi di pagare nel caso venga meno il saldo da parte del richiedente principale. Tuttavia, che succede se muore il garante di un mutuo? In questi casi, c’è da dire che il rapporto di fideiussione passa agli eredi. Questo vuol dire che il debito non viene considerato estinto né tantomeno sciolto al decesso del garante. La somma per cui ciascun erede diventa garante è proporzionale alla percentuale di eredità che gli spetta, a patto che questi accetti l’eredità.

Nel caso in cui si accetti l’eredità con beneficio di inventario, allora l’istituto di credito può richiedere il pagamento di eventuali rate arretrate. Il valore complessivo, tuttavia, non può superare il valore dell’eredità stessa.

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